Per rispondere in modo pratico ad una domanda su cosa fosse l’identificazione una volta feci il seguente esempio: – Di cosa sei consapevole? Di ciò che mi circonda, del mio corpo e del corpo degli altri, di ciò che penso… – Bene. Tu chi sei? L’allievo allora indicò il suo corpo e la testa. – Questa è l’identificazione! Sentirsi meno di ciò che si è. Puoi mai essere qualcosa di meno della tua stessa consapevolezza? Puoi mai essere “qualcosa”?
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Anni, fa durante la lezione di un Lama, egli ci chiese quale fosse secondo noi la causa della sofferenza e io risposi prontamente: “l’impermanenza!”. “No!” fu il suo commento, ma io non capii dove fosse l’errore. Poi ha continuato spiegando l’attaccamento e l’avversione come causa dell’ego e quindi della sofferenza. Compresi quei concetti solo intellettualmente e restai insoddisfatto. Anche quando provai ad applicare quell’insegnamento non ebbi alcun successo, poiché in realtà ‘pensavo’ ad esso, ci giravo intorno… Poi compresi, in modo del tutto inaspettato. Un giorno osservavo intensamente il mare. Davanti gli occhi solo lo scintillare incessante delle onde e delle increspature, una sorta di spettacolo cosmico, niente su cui far dimorare lo sguardo, finché… anche la mente cessò di…
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“Rimuovi” tutto dall’esperienza Ciò che resta non è incoscienza Abbandona tutto dell’esperienza interna ed esterna Che non resti niente da fissare! Avviene un salto quantico Per cui tutto resta così com’è Trasfigurato come realtà non duale Dimori come consapevolezza indivisa Non toccato dai concetti
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Il fatto fondamentale È che tu sei Qualsiasi sia la tua condizione Qualsiasi cosa tu stia facendo, pensando, sentendo Tu sei Riferisciti solo a questo fatto fondamentale, Come all’asse su cui gira la ruota: L’evidenza di essere che include e svela tutto.
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Fai 3 respiri profondi senti connettiti con sentire resta continuamente presente a ciò che si presenta momento per momento se ti accorgi di stare pensando al sentire, torna al sentire diretto resta presente a ciò che si presenta includendo tutto piacevole e spiacevole in egual modo niente è lasciato fuori niente resta separato da te non scegliere cosa sentire includi tutto e diventa questa inclusione resta come consapevolezza che abbraccia tutto consapevolezza indivisa, completa, in pace
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Fai 3 respiri profondi porta l’attenzione all’udito percepisci i suoni intorno a te nota che sorgono, permangono e si dissolvono liberamente se ti accorgi di stare pensando ai suoni torna alla percezione diretta dei suoni ascolta passivamente, come un semplice ricevitore non interpretare o giudicare lascia che i suoni si liberino nella consapevolezza permani come spazio di consapevolezza ora porta l’attenzione al corpo alle sensazioni nota che sorgono, permangono e si dissolvono liberamente se ti accorgi di stare pensando alle sensazioni torna alla percezione diretta delle sensazioni lascia che si liberino nella consapevolezza permani come spazio di consapevolezza I pensieri sorgono e si dissolvono liberamente lascia che si manifestino nella vasta consapevolezza permani come spazio di consapevolezza che tutto include e…
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Allieva: — Perchè spesso sentiamo che pensieri razionali ed emozioni sono in conflitto? Risposta: — A cosa ti riferisci di preciso per conflitto tra pensieri ed emozioni? A: — Mi riferisco a quando hai delle scelte da fare però da una parte razionalmente faresti una cosa, ma emotivamente un’altra. In questo periodo sto un pò vivendo così e spesso entro in confusione e non so che fare. Poi spesso anche i pensieri sono in conflitto tra di loro e diventa tutto peggio! R: — Ogni pensiero è in conflitto col pensiero successivo, ogni emozione è in conflitto con le altre emozioni, e ogni pensiero è in conflitto con le emozioni: Questo è l’effetto dell’identificazione con pensieri ed emozioni. Se ti…
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Allieva: — Ciao, volevo chiederti due cose, mi è capitato di sentire uno stato di presenza assoluta, che da una parte dura poco e dall’altra mi lascia la sensazione che sia quello lo stato in cui stare, ma non so come tornarci. Un’altra cosa è il fatto che spesso il desiderio di raggiungere uno stato di quiete diventa esso stesso un ostacolo. Risposta: — Se non desideri la quiete come puoi sforzarti di raggiungerla? Lo sforzo è necessario, quando non servirà più verrà meno da solo. Descrivimi meglio questo stato di “presenza assoluta” A: — È uno stato di contatto con quello che c’è senza filtri, come scoprire d’improvviso un’altra realtà.
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All’età di 18 anni ho sperimentato direttamente la Realtà Non Duale. Per un giorno intero ho dimorato nella Coscienza Unitiva (Samadhi), a seguito della pratica intensa e continua dell’Autoindagine, ovvero del portare e mantenere l’attenzione al senso dell’io. Da allora l’opera di purificazione è continuata ininterrotta, soprattutto dopo aver conosciuto il mio attuale maestro Sergio Cipollaro, il quale ha adoperato ogni mezzo, e il suo stesso essere, per spazzare via da me l’illusione della separatezza. Purificazione da cosa? Da concetti e identità che fanno credere di non essere già liberi e auto-illuminati. Dalle idee di spazio, di tempo, di corpo e di mente, di sostanzialità. Da anni insegno l’Autoindagine, secondo l’insegnamento di Sri Ramana Maharshi, del mio maestro Sergio Cipollaro, e della…